Il benessere dei dipendenti nel settore automotive: un’analisi comparativa tra Fiat e Audi
-
- Maggio 25, 2023
Investire nel benessere dei dipendenti rappresenta una scelta strategica sempre più diffusa tra le aziende automobilistiche che desiderano ottenere un vantaggio competitivo nel mercato del lavoro. In un settore caratterizzato da continue sfide e cambiamenti, la soddisfazione lavorativa può fare la differenza nella capacità dell’azienda di attrarre e trattenere i migliori talenti e di mantenere elevati standard di produttività e innovazione. Lo sanno bene Fiat e Audi, due realtà di grande successo nel panorama automobilistico nazionale e internazionale.
In questo articolo, condurremo un’analisi comparativa dei programmi di welfare offerti dalle due aziende.
Il benessere dei dipendenti in Fiat Italia
Fiat Italia è una delle società italiane di Stellantis. Fondata nel 1899, l’azienda ha una lunga tradizione nella produzione di automobili e si caratterizza per una forte cultura aziendale incentrata sulla valorizzazione del capitale umano e sulla qualità del lavoro.
Dopo la fusione tra FCA e PSA Group, Fiat Italia è stata incorporata nel nuovo gruppo Stellantis, che rappresenta attualmente il quarto player automobilistico più grande al mondo e comprende anche altri marchi del settore, tra cui Peugeot, Citroën, Opel, Chrysler, Alfa Romeo e Maserati.
Nonostante la fusione, l’impegno di Fiat Italia nei confronti dei propri dipendenti è rimasto saldo, con l’azienda che continua a fornire una serie di benefit e programmi di assistenza per il benessere dei propri dipendenti.
Tra le iniziative più significative c’è il Programma di solidarietà, che consente ai dipendenti di donare giorni di ferie in modo anonimo e senza ricevere nulla in cambio. I giorni donati vengono depositati in un Fondo di solidarietà creato appositamente per questo scopo e gestito dai servizi sociali sul posto di lavoro. Nel 2021, il programma ha riscosso un grande successo di partecipazione, con 408,6 giorni donati e 237,5 giorni concessi a 20 dipendenti per aiutarli a far fronte a varie situazioni, tra cui malattia, incidenti o altri imprevisti.
Ma sono offerti anche altri programmi di assistenza, come lo screening dei dipendenti per l’HCV, il premio per obiettivi di efficienza, la borsa di studio per i figli dei dipendenti e il programma Mindfulness. Inoltre, ci sono iniziative creative e coinvolgenti, come la competizione “If you can dream it, you can draw it”, in cui i figli dei dipendenti disegnano l’auto del futuro, e il Clean Up Walk, una passeggiata eco-friendly organizzata da Maserati con l’obiettivo di raccogliere i rifiuti lungo il percorso e contribuire alla salvaguardia dell’ambiente.
La società si impegna anche a promuovere la diversity and inclusion, con il Bridge Builders Community, che favorisce gli incontri tra persone di diverse nazionalità e culture, e il Courageous Conversations, che offre un’opportunità per parlare di sé e degli altri.
Il benessere dei dipendenti in Audi
Audi è uno dei marchi del gruppo Volkswagen, insieme a Porsche, Lamborghini, Bentley e Bugatti. Fondata nel 1909 come August Horch Automobilwerke GmbH, l’azienda ha una forte presenza internazionale e si distingue per una cultura aziendale basata sull’eccellenza, sull’innovazione e sulla sostenibilità.
Audi si impegna attivamente per il benessere dei suoi dipendenti e della comunità, promuovendo sia un ambiente di lavoro inclusivo dove ogni collaboratore ha la possibilità di sviluppare le proprie competenze e realizzare il proprio potenziale in ogni fase della carriera, sia numerosi progetti di volontariato e iniziative sociali nei suoi siti produttivi. Inoltre, l’azienda offre servizi di assistenza all’infanzia e supporto per chi si prende cura di familiari anziani o malati; ed è altresì impegnata nella minimizzazione degli incidenti sul lavoro e nel miglioramento della salute fisica e mentale dei propri dipendenti attraverso un sistema di sicurezza sul lavoro integrato e una gestione attenta della salute fisica e mentale.
Il confronto tra Fiat e Audi sul benessere dei dipendenti evidenzia l’importanza di adottare un approccio integrato e flessibile, considerando le specificità della cultura aziendale e le esigenze dei singoli lavoratori. Mentre Fiat Italia ha scelto di investire nella costruzione di una solida e sana cultura aziendale, attraverso programmi e iniziative che mirano a favorire l’engagement dei dipendenti e a creare un forte senso di appartenenza e di comunità, Audi ha deciso di concentrarsi sulla creazione di un ambiente di lavoro inclusivo che supporta lo sviluppo dei dipendenti e offre assistenza ai caregiver.
Tuttavia, nonostante gli sforzi delle aziende, il mercato automobilistico si troverà ad affrontare diverse sfide nel prossimo futuro, come la crescente concorrenza a livello globale, la rapida evoluzione tecnologica e le normative in materia ambientale sempre più stringenti, che potrebbero mettere a rischio la sicurezza lavorativa e le prospettive di crescita dei dipendenti del settore, generando stress e incertezza.
Per far fronte a queste sfide, le aziende sono chiamate fin da ora a investire nella formazione continua e nello sviluppo dei propri dipendenti, adottare politiche di lavoro flessibili e inclusive, e a collaborare con le organizzazioni sindacali per sviluppare politiche che tutelino i diritti dei lavoratori e garantiscano loro una maggiore sicurezza e stabilità sul lavoro.
Entrambe le società sono sulla buona strada, in quanto consapevoli dell’importanza di investire nel benessere dei propri dipendenti e di adottare una serie di iniziative e programmi per supportarli. Questo non solo rappresenta un’azione etica e di responsabilità sociale da parte delle aziende, ma può anche avere un impatto positivo sulla performance e sulle talent acquisition e retention, portando a un aumento del ROI e della competitività nel lungo termine.
Foto di copertina di Pixabay
