Mobilità Sostenibile: alla ricerca di nuove idee

Ogni imprenditore, ricercatore, studente, o in generale chiunque voglia contribuire attivamente a rendere il mondo più sostenibile, sa bene che non esiste una formula magica per generare idee brillanti.
Innovazione e Sostenibilità sono i nuovi driver che guidano lo sviluppo del mondo contemporaneo, in modo trasversale a tutti i settori di attività e di business.
Per questo occorre creare determinate condizioni per stimolare un’innovazione sempre più sostenibile. Il contributo principale arriva dalle persone, siano esse interne ad una realtà, ad esempio i dipendenti, o esterne, quali clienti, fornitori, concorrenti, enti di diversa natura.
Altro ruolo chiave occupano gli strumenti e la tecnologia a disposizione, in grado di semplificare e ampliare i processi creativi per elaborare strategie che combinino innovazione e sostenibilità.
L’Eco-innovation consente quindi di sviluppare nuovi prodotti, processi o servizi che forniscono valore ai clienti e alle aziende, riducendo al contempo in modo significativo il loro impatto ambientale.

Sostenibilità: il nuovo business

Da un sondaggio dell’Università di Stanford (USA) del 2018 emerge un dato significativo: oltre il 90% degli Amministratori Delegati intervistati riconosceva l’importanza della sostenibilità per il successo della propria azienda e dichiarava di aver già sviluppato una serie di azioni a sostegno (es. commercializzato prodotti e servizi sostenibili, creato posizioni come responsabile della sostenibilità, pubblicato rapporti sulla sostenibilità indirizzati ai consumatori, investitori, attivisti e al pubblico in generale).

Il rapporto tra eco-innovazione e business si articola lungo un percorso che ha inizio con l’integrazione della sostenibilità in azienda per rispondere ai cambiamenti intervenuti nel mercato, fino a giungere a una fase più avanzata o a realtà pioniere, che col proprio modello di business e le proprie idee innovative spingono il mercato verso nuove forme e pratiche sostenibili.

Il mondo degli affari determina molti aspetti della nostra vita, dal cibo che mangiamo, ai vestiti che indossiamo, dai veicoli che guidiamo e dall’energia che li alimenta, alle opzioni di mobilità che si affermano. Il mercato non è il solo generatore di soluzioni, ma detiene la forza principale di ideazione, realizzazione e distribuzione per portare i cambiamenti necessari su scala globale.
Parimenti, la domanda di soluzioni innovative e sostenibili funzionali ad affrontare le esigenze della vita quotidiana influisce sulle scelte aziendali tanto da indurre il mercato ad adottare determinati standard di produzione, ad ottenere certificazioni che attestino il rispetto di tali standard, a pubblicizzare e comunicare le iniziative avviate e i traguardi raggiunti per accreditarsi ad una massa critica di consumatori sempre più attenta ed esigente.
L’innovazione sostenibile è un processo in cui la sostenibilità complessivamente considerata (ambientale, sociale, economica) è integrata nella vita dell’azienda, dalla generazione di idee al marketing, alla ricerca e sviluppo, dai prodotti, servizi e tecnologie, fino a determinare nuovi modelli di business.

Ispirate e tese a perseguire una innovazione sostenibile, le imprese devono saper cogliere questi stimoli e operare in un’ottica di open innovation, creando un ecosistema dell’innovazione in grado di coinvolgere tutti gli attori in grado di contribuire e cogliere in anticipo i trend emergenti.
L’obiettivo che accomuna tutti i settori è la ricerca di soluzioni innovative lungo tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione dei propri prodotti, in un’ottica di green economy, risparmio energetico e impatto zero.
Le future generazioni dovrebbero avere le stesse possibilità di vivere una vita dignitosa che hanno avuto le precedenti e le attuali, per questo dovremmo applicare i dettami della sostenibilità in tutti gli ambiti del vivere quotidiano, anche nel campo dei trasporti e della mobilità, che purtroppo contribuisce in modo significativo al consumo di risorse e alle emissioni nocive in atmosfera.

Mobilità Sostenibile: alla ricerca di nuove idee per il business

Il dibattito sulla mobilità sostenibile diviene cruciale in una visione e gestione integrata delle sfide ambientali, sociali ed economiche da affrontare urgentemente, quale volano per la costruzione di dimensioni di vita più sostenibili.
La trasformazione verde e digitale del sistema e delle opzioni di trasporto richiede importanti cambiamenti nelle abitudini e stili di vita di singoli, comunità ed organizzazioni pubbliche e private. Nello specifico occorre modificare gli stili di mobilità, ridurre le emissioni climalteranti dovute al traffico e il consumo di energia, promuovere un senso di cittadinanza ambientale e di benessere olistico della persona. Veicoli a basse o a zero emissioni, veicoli connessi, veicoli a guida autonoma sono alcuni dei nuovi paradigmi dell’industria automotive a livello globale.

Il comparto automobilistico è entrato in un’era di profonda trasformazione che potremmo definire epocale proprio perché travalica gli aspetti meccanici dei veicoli e riguarda il modo stesso in cui concepiamo le automobili, il loro uso e racchiude un potenziale trasformativo ancora più ampio.
Il settore sta vivendo una rivoluzione più culturale che tecnologica che vede le case automobilistiche evolversi in aziende di servizi per la mobilità, perseguendo l’ambizione di contribuire alla costruzione di un mondo più sostenibile e inclusivo, abbattendo le barriere e le limitazioni al trasporto di persone e merci, in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente e della salute delle persone.
Alcuni dei segnali più evidenti di questo processo sono l’ampio ricorso al car sharing e al noleggio a lungo termine offerti entrambi direttamente dalle aziende che hanno intercettato alcune necessità degli utenti di carattere economico ma anche di sensibilità ambientale.

La mobilità del futuro si baserà su nuovi canoni che riflettono il mutare dei bisogni dei clienti e le nuove tecnologie presenti sul mercato, entrambi fattori abilitanti di nuovi modelli di business e di servizi per i consumatori. La sfida per tutti gli attori della filiera è rappresentata pertanto dalla capacità di ripensare questi ultimi in chiave innovativa, strategica e sostenibile.
Per rispondere a questa sfida negli ultimi anni si sono moltiplicate le soluzioni adottate dalle imprese per stimolare la produzione di nuove idee attraverso concorsi, contest, challenges per coinvolgere startup, enti pubblici e privati e spin off delle università e degli istituti di ricerca.

Riportiamo di seguito alcuni recenti esempi tesi alla presentazione di proposte sul futuro della mobilità.

Stellantis

Stellantis nel 2021 ha lanciato la terza “e-Mobility Challenge”, una maratona virtuale in cui una trentina di giovani under 30 collegati da tutta Italia hanno approfondito le proposte emerse durante l’incontro Visionary Days del 21 novembre 2020 sulla e-Mobility. Lavorando in team hanno cercato di rispondere alla domanda “Quali confini deve superare un costruttore di auto per dare valore aggiunto ai clienti del futuro?”, lungo tre linee assegnate: prodotti, produzione, comunicazione.
I partecipanti hanno presentato i rispettivi progetti ad una giuria composta da esperti di Stellantis che li hanno valutati assegnando un punteggio a diversi aspetti:

  • i vantaggi per il cliente, il produttore e la comunità;
  • l’innovatività del progetto;
  • l’efficacia della presentazione;
  • la concretezza della soluzione proposta e della metodologia applicata.

Vincitore è stato decretato il progetto Modular per il suo lavoro sulla possibilità di realizzare pacchi batterie più leggeri, compatti e modulari che sia possibile sostituire in tempi rapidi in stazioni di scambio organizzate per utilizzare le batterie come accumulatori per lo stoccaggio dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. I giudici hanno ritenuto la proposta, seppur non immediatamente realizzabile, uno scenario percorribile a breve dalla tecnologia.

Stellantis ha annunciato nel marzo 2022 il lancio del suo primo fondo di venture capital Stellantis Ventures. Il fondo investirà inizialmente 300 milioni di euro in startup, in fase iniziale e avanzata, che sviluppano tecnologie innovative e incentrate sul cliente che potrebbero essere adottate nel settore automobilistico e della mobilità.

Toyota Motor Europe (TME)

Toyota Motor Europe (TME), in collaborazione con ISDI Digital Business School, nel 2021 ha inaugurato la seconda edizione del programma “Toyota Startup Accelerator” lanciando un bando per reclutare startup che sviluppano soluzioni innovative per la mobilità inclusiva e la sostenibilità. L’obiettivo è sfruttare il potenziale delle startup europee e portare l’innovazione in quattro settori specifici: Mobilità inclusiva, Economia circolare per la neutralità carbonica, Economia circolare della plastica, Ecosistema per l’analisi dell’impronta del ciclo di vita.
Al termine di un iter di valutazione, sono state selezionate le 5 startup vincitrici, che hanno poi portato avanti la seconda parte del programma di accelerazione di sei mesi per sviluppare il proprio ‘Proof of Concept’, seguiti da mentor aziendali che hanno recentemente presentato in occasione della giornata dimostrativa svoltasi a giugno 2022. TME potrebbe offrire loro l’opportunità di ulteriore collaborazione.
Con l’obiettivo di contribuire alla sostenibilità ambientale globale, Toyota ha sviluppato la “Toyota Environmental Challenge 2050” per affrontare le principali questioni ambientali globali.

Hyundai Motor Company e Kia Corporation

Hyundai Motor Company e Kia Corporation a fine maggio 2022 hanno lanciato la seconda edizione di “Accelerate the Future Challenge”, una piattaforma con l’obiettivo di sollecitare collaborazioni con startup innovative e scale-up che hanno soluzioni pratiche alle sfide specifiche che si intendono affrontare nel campo delle Smart Factories, Smart Mobility, Robotics e Advanced Automotive Technology al fine di apportare un contributo a beneficio della società e del pianeta.
Le candidature saranno raccolte entro luglio. Seguiranno poi le selezioni al termine delle quali le 5 startup/scaleup prescelte potranno partecipare al Workshop con il team di HMC pertinente. Le migliori soluzioni avranno una possibilità in una Proof-of-concept o in un programma pilota con HMC e KIA e una delle loro unità aziendali.

Il gruppo coreano a gennaio ha presentato al CES-Consumer Electronics Show 2022 di Las Vegas, la grande rassegna internazionale dedicata alle nuove tecnologie, la propria “vision” hi-tech per la mobilità del futuro incentrata su robotica e metaverso. Questi i capisaldi della strategia adottata da Hyundai per evolversi da semplice casa costruttrice di autoveicoli a “Smart Mobility solutions provider”, quindi una realtà orientata a proporre soluzioni e funzionalità di mobilità intelligente a livello globale. Il pionieristico approccio per realizzare progetti che soddisfino “La libertà di illimitato movimento per l’umanità” ruota intorno al concetto di “metamobilità”, ossia una tecnologia di connessione fra dispositivo e metaverso che espanderà le possibilità di movimento superando i limiti della realtà fisica e proiettando gli utenti verso la dimensione virtuale. I veicoli del futuro fungeranno da sistemi “smart” per accedere al metaverso e la robotica sarà l’elemento di congiunzione tra i due mondi.

Jaguar Land Rover

Jaguar Land Rover, in collaborazione con l’Automobile Club Milano, ha lanciato il progetto
e-ducation al fine di promuovere uno stile di vita all’insegna della sostenibilità che comprende anche una nuova identità di mobilità. E in un’ottica ampia di responsabilizzazione e informazione sulla mobilità sostenibile, la casa di lusso ha pubblicato anche una guida per smentire le 20 fake news più comuni sulle auto elettriche, destinata ai concessionari, ai loro clienti interessati alla mobilità elettrica o elettrificata, alle scuole, alle università e a tutti gli attori del settore della mobilità.

Nei prossimi cinque anni, Land Rover accoglierà nel proprio line-up sei varianti esclusivamente elettriche, confermando il suo status di leader mondiale di SUV di lusso attraverso le sue tre famiglie di prodotti, Range Rover, Discovery e Defender. La prima variante completamente elettrica arriverà nel 2024. Jaguar Land Rover, nell’ambito della sua strategia Reimagine, si è impegnata a ridurre del 46% le emissioni di gas serra delle proprie attività entro il 2030 e mira anche a raggiungere la piena neutralità del carbonio delle sue operazioni, dei suoi prodotti e della sua catena di approvvigionamento entro il 2039.

Lexus

Nel settembre 2021 Lexus con il Royal College of Art (RCA) di Londra ha presentato il programma The Soul of Future Premium che ha visto sfidarsi i laureati dell’Intelligent Mobility Design Centre (IMDC) del College impegnati ad esplorare nuove architetture di veicoli che potessero soddisfare i cambiamenti nella vita cittadina e nella società europea e a
reimmaginare il ruolo che Lexus potrebbe svolgere come marchio di mobilità di lusso in futuro. La sfida è stata vinta dal giovane designer Richard Newman con “ALTO”, un veicolo volante VTOL, i.e. a decollo e atterraggio verticale, a forma di goccia e alimentato a idrogeno.
Attraverso questo progetto Lexus ha raccolto idee innovative e brillanti su come potrebbe evolversi la percezione di brand “premium” ed affrontare i mutevoli requisiti della futura mobilità.

Renault

In casa Renault nel 2021 il CEO Luca de Meo ha presentato “Renaulution“, il nuovo piano strategico che intende riorientare la strategia del Gruppo dalla corsa ai volumi alla creazione di valore, con l’obiettivo zero emissioni entro il 2050.
Il piano strategico è strutturato in tre fasi:

  • Risurrezione, per la ripresa del margine e la generazione di liquidità;
  • Rinnovamento, per l’arricchimento (e la redditività) delle gamme di ogni marca;
  • Rivoluzione, per far evolvere il modello economico del Gruppo verso la tecnologia, l’energia e la mobilità

Nel passare dall’essere un’azienda automotive che fa uso della tecnologia, a un’azienda tecnologica che fa uso delle auto, il Gruppo francese ha messo in piedi una serie di attività per creare, intercettare e/o sviluppare nuove idee per la nuova mobilità elettrica, connessa e autonoma. Incentrata a lungo sul classico veicolo termico, l’auto sta ora cercando la diversità. Questa proliferazione significa che non è più possibile per un solo produttore possedere tutte le competenze e il know-how necessari per immaginare e sviluppare i veicoli del futuro, soprattutto perché queste competenze sono sia all’avanguardia che mutevoli.
Il programma di open innovation di Renault-Nissan-Mitsubishi fa riferimento alla creazione di una rete di partner e talenti in grado di attivare processi virtuosi di innovazione. Renault Group è consapevole che il veicolo del futuro sarà il risultato di una riflessione combinata di creatività interna, collaborazioni esterne e sinergie.
Per sviluppare l’open innovation nei prossimi 5 anni, Renault-Nissan-Mitsubishi ha lanciato un fondo di venture capital di quasi un miliardo di dollari per:

  • diventare un partner importante per start-up e investitori e un attore chiave nell’ecosistema del capitale di rischio
  • favorire l’open innovation nel campo delle nuove forme di mobilità, quali veicoli elettrici, sistemi di guida autonoma, servizi connessi, intelligenza artificiale.

Uno dei vantaggi più competitivi dell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi è la capacità di rafforzare i suoi membri condividendo ciò in cui ognuno è il migliore. Attraverso il suo schema Leader-Follower, il partner migliore in una determinata area (piattaforma, impianto, gruppo propulsore o batteria) assume il ruolo di “Leader” e condivide la sua esperienza con gli altri partner. Questo approccio consente alle aziende partner di acquisire le tecnologie più aggiornate riducendo i costi, abbassando i prezzi e aumentando così le prestazioni aziendali e l’innovazione.

Sempre in ottica di open innovation, il Gruppo Renault sta sviluppando nuove collaborazioni esterne per offrire ai propri clienti nuovi servizi e nuove soluzioni di mobilità. Oggi questa apertura include anche le start-up. A tal proposito ha fondato:

  • l’Open Innovation Labs – dal 2011 il Gruppo Renault è presente con una sua filiale nel cuore della Silicon Valley, il luogo ideale per i team che vogliono avere accesso a ecosistemi completi (università, start-up e grandi aziende). La filiale si è specializzata in tre aree: il veicolo elettrico e il suo ecosistema; il benessere a bordo; i nuovi servizi. 
    Dopo la Silicon Valley, il Gruppo Renault ha creato due altri Open Innovation Lab: quello in Israele (2016) promuove il veicolo elettrico e incoraggia la creatività attorno alla mobilità di domani; quello di Parigi, “Le Square”, mette insieme i team di Renault con le start-up e i partner esterni per definire nuove modalità di lavoro e il futuro della mobilità.
  • Software République – l’ecosistema di open innovation europeo lanciato nel 2021 in collaborazione con sei leader tecnologici: Atos, Dassault Systèmes, Orange, STMicroelectronics, Thales. Questo ecosistema collaborativo lavora a stretto contatto con startup innovative per fornire prodotti e servizi di mobilità sostenibili, sicuri e intelligenti.
  • Il Cooperative Innovation Laboratory (LCI) si ispira al modo in cui lavorano le start-up e riunisce i dipendenti del Gruppo Renault di tre dipartimenti: Prodotto, Design e Ingegneria.

Per concludere...

La parola idea deriva dal verbo greco ἰδεῖν (idèin) “vedere”. Sicuramente le idee sono quelle astrazioni che ci consentono di vedere qualcosa prima che si materializzi nella realtà, di visualizzare soluzioni agli ostacoli che ci si parano davanti. Le idee fungono da propulsione all’innovazione. Sono l’elemento iniziale e basilare per l’avvio di ogni progetto. Dobbiamo quindi impiegare tutti gli strumenti e i metodi disponibili e creativi per elaborare idee di qualità, perché ne abbiamo un impellente bisogno per continuare ad innovare nel nome della sostenibilità.
Tenendo a mente che, come suggeriva Erasmo da Rotterdam, “le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia”.

“Le convinzioni limitano, il dubbio stimola, la conoscenza rafforza, la consapevolezza illumina”. Ispirata da questo detto zen , cerco di avere una mente aperta e di andare incontro al nuovo con curiosità e speranza. Sono una convinta ambientalista e vorrei contribuire a promuovere la tutela dell’ambiente ed uno sviluppo davvero sostenibile.

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