Politiche e strategie per una mobilità cittadina
- Simona Malerba
- Maggio 12, 2022
Entro il 2050, si stima che altri 2,5 miliardi di persone vivranno nelle città. Con la maggiore urbanizzazione, aumenterà di conseguenza la domanda di mobilità. Questa evoluzione racchiude un’opportunità da cogliere per creare società più inclusive e prospere, perché le città e la mobilità urbana sono elementi chiave per un futuro sostenibile. Occorre un salto paradigmatico che porti ad abbandonare il business-as-usual per considerare altre variabili oramai imprescindibili in questo percorso, nel quale i processi decisionali devono tenere in considerazione e stimare i costi della congestione e dell’inquinamento atmosferico e il loro impatto sulla vita quotidiana delle persone.
Le città del futuro
Le città devono rispecchiare questi nuovi canoni divenendo maggiormente accessibili e connesse, adottando opzioni di mobilità urbana più intelligenti e strategie che stimolino la crescita economica inclusiva e migliorino la qualità della vita. Oggi si discute sulla possibilità di rendere le nostre città sempre più intelligenti, smart a partire dai sistemi di trasporto. Ma questa trasformazione non si limita solo all’introduzione di soluzioni tecnologiche innovative. I sistemi di mobilità urbana veramente intelligenti sfruttano la tecnologia per migliorare la qualità della vita e dare informazioni utili al processo decisionale. Soprattutto, questi sistemi sono sostenibili dal punto di vista sociale, ambientale e finanziario. Questo tipo di mobilità urbana intelligente apporta diversi vantaggi, in primis aiutando a decongestionare e migliorare la sicurezza del traffico nelle città di tutto il mondo. Esemplificativi sono i sistemi di trasporto efficienti come il Bus Rapid Transit (BRT) che fanno risparmiare tempo ai pendolari, ottengono vantaggi economici e riducono il rischio di incidenti stradali. In secondo luogo, la mobilità urbana intelligente contribuisce alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e delle emissioni di gas serra. I trasporti determinano più del 20% delle emissioni di gas serra legate all’energia e l’uso urbano delle auto è la fonte principale di emissioni legate ai trasporti. Infine, la mobilità urbana intelligente aiuta le fasce di popolazione a basso reddito. Una rete di trasporti efficiente e integrata consente agli abitanti delle città di raggiungere i punti nevralgici della vita sociale ampliando le possibilità di accedere a diverse opportunità e soddisfare numerose esigenze.
Le “Linee guida per la mobilità cittadina”
Il Global Future Council on Mobility del World Economic Forum ha sviluppato le “Linee guida per la mobilità cittadina” che riflettono obiettivi condivisi per creare città e reti di trasporto più vivibili. Ognuna di esse prende in considerazione le autorità pubbliche cittadine ed il settore privato per fornire loro ispirazione nella conclusione di accordi e partenariati tesi alla revisione generale dei sistemi di mobilità urbana.
L’innovazione tecnologica ha reso disponibili nuove opzioni di mobilità, tra cui servizi di micromobilità e di trasporto condivisi che hanno conquistato una fetta crescente di utenti a conferma della necessità di ammodernare le offerte tradizionali del trasporto pubblico e privato, dalle linee di autobus a orari fissi, ai servizi taxi e NCC. La richiesta di nuove soluzioni è anche dettata dall’aumentata congestione causata dalla distribuzione dell’ultimo miglio, derivante dall’esplosione dell’e-commerce negli ultimi anni.
Il documento “Linee guida per la mobilità cittadina”, fornisce otto linee guida pratiche, dalla condivisione dei dati all’integrazione multimodale, che aiutano a stabilire, sviluppare le collaborazioni tra città e partner di mobilità presentando un approccio per realizzare e attuare i Principi di mobilità condivisa per le città vivibili e i Principi di giustizia della mobilità. Questi ultimi offrono alcune raccomandazioni affinché la mobilità diventi uno strumento a sostegno della liberazione delle comunità storicamente emarginate.
I primi, elaborati da un gruppo di ONG internazionali nel 2017, intendono offrire una guida ai policy-maker nei contesti urbani e alle parti interessate verso la costruzione di città sostenibili, inclusive, prospere e resilienti. Il settore trasporti dovrebbe contribuire a questo risultato attraverso una mobilità economica, sana e integrata per tutti gli utenti.
Città pulite e verdi
Invece resta l’unico settore in cui le emissioni continuano ad aumentare dagli anni Novanta, con una concentrazione evidente nelle città. Raggiungere una mobilità a emissioni zero implica sicuramente ridurre l’inquinamento atmosferico ma anche creare spazi in cui garantire il benessere sociale.
La popolazione urbana mondiale esprime sempre con maggior chiarezza il desiderio di vivere in città pulite e verdi chiedendo alle amministrazioni locali di adottare decisioni e provvedimenti in linea con queste inderogabili esigenze.
La Commissione Europea ha deciso di puntare sulle città per rendere l’Unione Europea neutrale dal punto di vista climatico, stabilendo di raggiungere 100 città a impatto climatico zero entro il 2030. Questa missione si inserisce nella strategia del Green Deal europeo per rendere l’Europa neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.
Per centrare questo obiettivo le città dovranno dotarsi di un sistema di trasporto urbano a emissioni zero entro il 2030. La campagna Clean Cities ha valutato lo stato dell’arte della mobilità in 36 grandi città europee stilando una classifica che evidenzia quanto il traguardo sia vicino o distante per ognuna di esse e quali condizioni debbano essere messe in atto per concretizzarlo. Le priorità del vivere in città stanno mutando, se fino a poco tempo fa era indispensabile l’uso dell’auto privata e il parcheggio gratuito, adesso le città, i partner di mobilità, siano essi società di mobilità, organizzazioni e fornitori, e le comunità stanno adottando una prospettiva sistemica per ripensare la circolazione di persone e merci
Le città dovrebbero riorganizzare e ristrutturare le reti di trasporto esistenti, regolamentando coerentemente anche la gamma di agenti che operano nella mobilità urbana ed extra-urbana, allo scopo di migliorare la circolazione delle persone e delle merci, in quanto elementi interconnessi di un unico sistema di mobilità sicura, pulita e sostenibile, inclusiva ed efficiente.
A tal fine, è cruciale che i decision-maker e i governanti valorizzino anche l’impiego delle tecnologie nello sviluppo urbano delle città del futuro, superando una gestione parcellizzata e disorganica e integrando i sistemi per la pianificazione, il funzionamento e la fornitura di infrastrutture intelligenti, in grado di interagire e collaborare con le amministrazioni pubbliche per la governance del territorio. In questo modo le smart city potranno raccogliere big data ed elaborarli in informazioni utili allo sviluppo delle applicazioni mobili destinate ai cittadini.
Su queste direttrici si gioca la partita dell’attuale e futura vita di comunità e sono ormai molte le realtà che si muovono in tali direzioni, modellando città intorno ai bisogni delle persone e puntando ad essere sempre più sostenibili e inclusive.
Esemplificativo in tal senso è il cosiddetto “Modello della città dei 15 minuti”, teorizzato dal Professore franco-colombiano Carlos Moreno, docente alla Sorbona di Parigi, sulla base di una nuova concezione della prossimità nelle città, orientata allo sviluppo sostenibile.
Secondo questa visione, ogni cittadino dovrebbe poter raggiungere tutti i servizi essenziali, quali il lavoro, le attività commerciali, l’assistenza sanitaria, l’istruzione, il benessere, la cultura, lo shopping e il divertimento entro quindici minuti da casa propria, a piedi o in bicicletta.
E’ necessario trasformare gli spazi urbani, da monofunzionali, con il centro contornato da zone specializzate, in realtà policentriche, basate sulla prossimità, la diversità, la densità e l’ubiquità.
Per concludere...
Occorre quindi passare dalla pianificazione urbanistica alla pianificazione della vita urbana, puntando a rivitalizzare i quartieri e di conseguenza una dimensione meno dispersiva ed energivora.
Autore / Simona Malerba
“Le convinzioni limitano, il dubbio stimola, la conoscenza rafforza, la consapevolezza illumina”. Ispirata da questo detto zen , cerco di avere una mente aperta e di andare incontro al nuovo con curiosità e speranza. Sono una convinta ambientalista e vorrei contribuire a promuovere la tutela dell’ambiente ed uno sviluppo davvero sostenibile.