Trend e scenari di mobilità sostenibile
- Gloria Colognesi
- Aprile 11, 2022
Come immaginate la mobilità del futuro?
La mobilità e in particolare il settore automotive sembrano essere destinati a profonde trasformazioni negli anni che verranno. Le istituzioni non a caso hanno accelerato le politiche di incentivazione alla mobilità elettrica.
Il cambiamento sarà spinto da due potenti forze innovatrici: il mutamento radicale delle abitudini e preferenze dei consumatori, sempre più interessati a modelli più ecologici e tecnologicamente avanzati e l’esigenza concreta di intervenire per ridurre l’impatto delle attività dell’uomo sul pianeta. Rivoluzionare il settore dei trasporti, responsabile del 24% di CO2 emessa a livello planetario, diventa pertanto una delle chiavi di svolta per abbattere il riscaldamento climatico.
Sono 4 i trend globali che guideranno la mobilità del futuro:
1 Mobilità condivisa
La mobilità diventerà un servizio che viene noleggiato e pagato. Non farà la differenza il mezzo di trasporto scelto: che sia un’auto, una bicicletta o un monopattino, dovrà essere green ed efficiente. Soluzioni di micromobilità, car pooling e bike sharing si stanno diffondendo in tutte le grandi città.
Solo in Italia, a fine 2020, il parco circolante di veicoli in sharing ha superato le 85 mila unità, quasi raddoppiando i valori dell’anno precedente.
Anche le aziende stanno sviluppando sistemi di travel management per ridurre l’impatto ed i costi, sostituendo l’auto aziendale con il corporate sharing, trend apprezzato anche dagli stessi dipendenti.
La mobilità come servizio potrà concretamente incidere sulla riduzione delle automobili private e sulla diffusione di mezzi di trasporto a emissioni zero.
2 Nuova definizione di spazi urbani
I servizi di Mobility as a Service (MaaS) e l’adozione sempre maggiore dello smart working avranno un impatto anche sulla struttura dei centri urbani che dovranno essere completamente ripensati. Secondo il Dott. Stefan Carsten del Zukunftsinstitut, curatore del ‘Mobility Report 2022,’
“L’architettura verde coinvolge anche la mobilità. In futuro i parcheggi non domineranno più il paesaggio urbano. Invece, l’attenzione si concentrerà su concetti di condivisione.”
L’introduzione di mezzi a guida autonoma già sperimentata da Singapore secondo il professor Ratti del MIT di Boston stravolgerà il sistema di trasporto urbano e la città stessa come concepita finora. Mentre si é al lavoro, le auto potrebbero continuare a trasportare persone, anche solo della propria famiglia, evitando di rimanere ferme al parcheggio. Il MIT stima che l’adozione del progetto potrebbe consentire alla città di eliminare circa l’80% dei suoi 1,3 milioni di posti auto.
3 Mobilità elettrica innovativa
Aumenteranno le partnership tra players del settore energetico e dell’automotive. Da tempo, in Italia, Eni sta lavorando per trasformare le stazioni di servizio nell’ottica di supporto alla mobilità elettrica. I mobility point Eni non saranno solo stazioni di rifornimento, bensì centri dedicati alla mobilità, alla persona e alla vettura, ambienti ibridi che forniranno un servizio al cliente a 360° e reso possibile dalle partnership intraprese con altre aziende come Air Liquide per la diffusione di sistemi di ricarica per l’idrogeno o XEV Cars per soluzioni di battery swapping.
In Italia però si avverte ancora un clima di incertezza. Da una parte la scarsa disponibilità di veicoli nuovi spinge l’acquisto dell’usato, dall’altra parte la mancanza di infrastrutture di ricarica frena la diffusione di veicoli elettrici puri.
Un altro aspetto da considerare è il costo dell’auto elettrica. Secondo Luca De Meo (CEO Renault Group) le automobili diventeranno molto più care nei prossimi anni.
“Questa è una cosa che nessuno vuole ammettere, nemmeno i politici perché vogliono spingere sull’elettrico, ma un powertrain elettrico costa tre o quattro volte più di uno tradizionale. Ci vorranno dieci anni per ridurre il prezzo alla metà, quindi tra dieci anni costerà ancora il doppio.”
Tutti questi aspetti spingono ancora di più sul modello di Mobility as a Service e probabilmente ci sarà il passaggio da un concetto di “proprietà pluriennale” dell’auto ad una logica di “utilizzo flessibile” del veicolo a seconda delle specifiche esigenze.
4 – IoT e Geofencing
L’IoT in futuro collegherà miliardi di dispositivi. Vetture sempre più connesse e tecnologiche alimenteranno sistemi di raccolta e gestione di dati. I mezzi di trasporto saranno sempre più flessibili rispetto alle esigenze degli utenti e rispettosi verso l’ambiente grazie ai Big Data e all’intelligenza artificiale. Enormi quantità di dati viaggeranno tra conducenti e diventerà quindi fondamentale proteggere i dati e garantire connessioni sicure.
Uno studio di Deloitte ha riportato che 7 italiani su 10 sono disposti a condividere i dati di guida per contribuire al miglioramento della sicurezza stradale. Ciò è possibile grazie ai sistemi di Geofencing: installando dei sensori sul veicolo saremo in grado di monitorare in tempo reale l’uso di sistemi elettrici all’interno di specifici perimetri, come per esempio nelle aree ztl. Il sistema consentirebbe al veicolo che varca un’area di geofencing di passare automaticamente dal motore a combustione all’elettrico e potrebbe inoltre garantire una migliore sicurezza stradale se installato per esempio all’interno di aree sensibili della città o in aree nella vicinanza di scuole ed ospedali, con presenza di soggetti maggiormente vulnerabili. Tutto ciò avrà un impatto sui tempi di spostamento nei centri urbani e sulla qualità dell’aria.
E l’auto del futuro?
Il concetto di auto come semplice mezzo di trasporto è diventato ormai riduttivo considerando la netta crescita dell’offerta di soluzioni e sistemi digitali associati alla Shared mobility.
Lo scenario è in continua evoluzione. Ogni giorno vengono messi a punto nuovi automatismi che rendono i veicoli più performanti per l’uomo e per l’ambiente. La rimozione del volante, vetri in policarbonato che migliorano la visibilità e l’utilizzo di nuovi polimeri ad alta tecnologia sono solo alcune delle innovazioni che renderanno le auto più leggere a vantaggio dei consumi.
Le autovetture saranno sempre più green, con l’obiettivo di raggiungere le zero emissioni ma anche sempre più smart, perché tecnologie digitali più sofisticate all’interno dei veicoli porteranno sempre maggiori benefici alla sostenibilità ambientale.
Foto di copertina: Deva Darshan da Pexels.
Autore / Gloria Colognesi
Digital Transforamation Junior Consultant. Amante della natura e della scienza, crede nella potenza dei team e nella condivisione delle idee.