Nonna, nipote e un profilo Instagram

Gli anni 30’ parlano di innovazione grazie ai millennials.

Oggi ho parlato con Nonna Licia e il nipote Elo.

Uno di loro è un influencer e pensa un po’, non stiamo parlando di Elo.

Se segui già il profilo IG Buongiorno Nonna, sai tutta la loro fantastica storia, una vita che gli ha dato e tolto di più, facendo si che Elo crescesse con questa fantastica, pazza, forte nonna di nome Licia.

Se  non li conosci credo oggi sia il giorno giusto per farlo.

Elo apre il profilo Instagram alla Nonna quasi per gioco, quel gioco che oggi conta 120mila follower su Instagram, svariate collaborazioni, prese di posizione importanti e un libro che è andato in ristampa già 3 volte. 

Nonna Licia

L’idea alla base di questo profilo? Aiutare nonna a uscire dalla depressione dopo la morte del compagno di una vita.

Bello no?

Ma può essere difficile rimanere così genuini nonostante oggi sia diventato un lavoro? 

Come scegliere le collaborazioni nel modo più giusto?

Quali sono stati i cambiamenti che hanno permesso a Elo di innovare? 

Cosa ha scoperto in questo viaggio con la nonna nel mondo dell’invecchiamento positivo?

Grazie a Elo per aver risposto a tutte le nostre curiosità!

Abbiamo visto come le vostre collaborazioni siano sempre molto mirate e contestualizzate. 
Quanta cura e selezione c’è nei messaggi che decidete di condividere con tutti i “nipoti” di nonna Licia. 
Quanto è importante per te, che gestisci il tutto, condividere, far conoscere aziende che si occupano di anziani, della loro sicurezza e dell’ecosistema che gli gira intorno?

Gestire le collaborazioni è una grandissima responsabilità, per la fiducia riposta in tutti i nostri follower e il rapporto sincero che abbiamo con loro.

Non promuoviamo mai qualcosa senza prima averla provata e accettiamo collaborazioni solo con prodotti che usiamo realmente. 

Quelli che siamo più felici di promuovere sono quelli che migliorano la qualità di vita degli anziani, come videotelefoni o bracciali salvavita.

Noi parliamo di innovazione, o almeno ci proviamo,  in questa tua esperienza con nonna Licia, ci diresti quali sono le aziende con le quali hai collaborato o meno che sul tema caregiver ti hanno stupito?

Sicuramente I nipoti di Babbo Natale, una onlus che da la possibilità di fare regali ad anziani negli ospizi, per migliorare le loro feste e sentirsi amati. 

Nonny, tablet per fare videochiamate, pensato per un pubblico senior, ha fatto un miracolo: ha permesso anche a nonna che non riesce a usare lo smartphone per limiti fisici come maculopatia e artrosi, di fare videocall con semplicità.  Michele Vaccaro, il suo ideatore, lo ha progettato per risolvere questo problema alla madre e grazie a lui lo ha risolto a migliaia di anziani, che così si sentono meno soli. 

Il miracolo a me, invece, lo ha fatto Seremy, Bracciale salvavita per anziani che permette al caregiver di monitorare a distanza battito cardiaco, posizione, ore di sonno e di ricevere avvisi automatici in caso di battiti anomali, caduta o richiesta di aiuto.

Non c’è tempo per essere tristi.

Ora una domanda per entrambi, se vi chiedessi la vostra personale definizione di “innovazione” cosa mi direste?

Per me, l’innovazione è il ponte tra il sogno e il futuro” Elo

L’innovazione è una cosa bella, perché è sempre bello cambiare, andare avanti, rinnovare e rinnovarsi” Nonna Licia

Vi lascio con una frase che per Nonna Licia è come un motto:

non c’è tempo per essere tristi

Ed è così, il tempo non c’è, ma io conoscendoli ho avuto modo e tempo per capire una cosa, l’innovazione non è solo tecnologia, non è solo milioni e Silicon Valley.

L’innovazione è dietro il palmo di ogni nostra mano, è nostra nonna, è il pensiero o il dubbio che ci assale, è quello che ci capita davanti gli occhi è la scelta che abbiamo deciso di prendere.

Oggi più che mai credo nella contaminazione, perché conoscendo Nonna Licia ed Elo ho scoperto almeno 3 cose da poter fare con la mia di nonna e per me questo è innovare.

Se avete voglia di conoscerli ancora meglio vi consiglio di seguirli su IG  e FB  @LiciaFertz e di leggere il libro di nonna ed Elo “Non c’è tempo per essere tristi” edito Deagostini che potete trovare qui 📖 .

Vi saluto assicurandovi un’altra grande dote di Nonna Licia, le melanzane fritte, le ha appena portate e sono anch’esse ovviamente un inno alla vita.

Vittima degli Hashtag, dei tweet e del pulsante condividi. Alla continua ricerca di innovazione e panini farciti. Il pc la mattina è la prima cosa che accendo per controllare che tutto il mondo si sia connesso. Mi sento un funambolo in quello che faccio, pronta a tutto ma sempre con l'ansia di poter cadere, sono un una ragazza un pò così... ansia e sapone. Saper guardare oltre la punta del proprio naso è il primo passo per poter innovare. Non ho motti nella vita ma una sola certezza, nel panino ci va sempre la maionese.

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